Green pass obbligatorio, Nas: 236 violazioni su 5mila controlli

Roma, 25 settembre 2021 – I carabinieri del Nas hanno contestato 236 violazioni sul rispetto dell’obbligo del green pass, emerse nei controlli in oltre 5.000 attività commerciali. Sanzionati 128 titolari di attività commerciali ritenuti responsabili di omessa verifica del green pass in esercizi dove vi è l’obbligo di certificazione Covid, come ristoranti e bar, palestre, sale scommesse e mezzi di trasporto. Sono invece 108 i clienti multati per mancato possesso del certificato.

Nello specifico le ispezioni dei NAS hanno portato a 116 sanzioni in strutture di somministrazione di alimenti e bevande (ristoranti, pizzerie e bar), mentre 58 hanno riguardato palestre, piscine e centri benessere. Multe anche per  in 38 sale scommesse, sale gioco e attività ricreative, e 24 nei trasporti a lunga percorrenza, per un valore complessivo di oltre 94mila euro di sanzioni amministrative. 

Contestate anche 5 violazioni penali per i reati di falso e sostituzione di persona, avendo utilizzato certificati verdi Covid di altre persone o per aver esibito falsa documentazione riguardo la negatività al Covid.

Ulteriori 196 violazioni sono state contestate per l’inosservanza delle operazioni di sanificazione dei mezzi, la presenza di dispenser per l’igienizzazione delle mani, l’uso delle mascherine, le informazioni agli utenti sulle norme di comportamento e di distanziamento. 

Emessi provvedimenti di chiusura temporanea, da uno a cinque giorni, nei confronti di 9 attività: due palestre a Torino e Palermo, un bar in provincia di Campobasso, un fast-food etnico a Cremona, un ristorante in provincia di Messina ed una sala scommesse di Ardea (Roma). 

Quotidiano Nazionale

Un pensiero su “Green pass obbligatorio, Nas: 236 violazioni su 5mila controlli

  • 25 Settembre 2021 in 22:44
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    Sicuri che la parola corretta sia sanzione? Di solito loro rilasciano un verbale di accertamento. Lo si può trattenere per 90 gg prima che diventi sanzione emessa dal sindaco o dal questore. Il tutto sempre se nel comune in cui avviene questa cosa sia stato emesso lo stato di emergenza. Credo che questi esercenti si debbano informare e non saldare quei verbali, in quanto tali. Il verbale non è una sanzione.

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