Santori sempre più piddino: vuole un’altra tassa sulle auto parcheggiate. Cosa ne pensano i radical chic col Rolex?
Mattia Santori, leader delle sardine, richiede un sacrificio economico con una tassa per chi possiede la seconda automobile. Il piano di Santori mira a seguire due punti cardine. Nel primo caso, l’intenzione è quella di esentare le associazioni dal contributo di occupazione del suolo pubblico. Ma è il secondo punto a fare più rumore e che di certo a molti non farà affatto piacere. Mattia vorrebbe infatti riconoscere un onere già a partire dalla seconda automobile «che ciascun residente parcheggia in suol pubblico», si legge su Il Giornale d’Italia.
Mattia Santori vuole una nuova tassa sulla seconda auto
Il leader delle sardine si è candidato nel Partito Democratico in occasione delle elezioni Amministrative di Bologna, confermando la relazione tra la famiglia dei Clupeidae, di grande interesse economico, e il Pd.
Ecco cosa sostiene la sardina capo branco: «Qualcuno bisognerà scontentare, qualcuno dovrà rinunciare a qualcosa in favore della collettività». Chissà cosa ne pensano i radical chic dal Rolex facile e terza auto adatta al parcheggio per shopping.
Già in passato (fine anni 80 circa) On. Giovanni Goria fece una proposta quasi simile, far pagare una tassa di occupazione del suolo pubblico (circa 30.000 lire) a chi non aveva la possibilità di parcheggiare la propria auto in un luogo privato e l’avrebbe dovuta lasciare incustodita sul suolo pubblico riferito in modo speciale durante la sosta notturna.
Si scatenarono roventi polemiche che gli fecero dire che la sua era solo una provocazione.
Mi sa che se le polemiche fossero state esigue, la cosa sarebbe passata alla grande.