Brunetta: Il pass vaccinale? Una gentilezza, un successo. Quindi: «più green pass per tutti!»

Green pass esteso a tutto il mondo del lavoro pubblico. Lo sostiene Renato Brunetta, ministro per la Pubblica amministrazione a margine del forum Ambrosetti in corso a Cernobbio, che sull’obbligo vaccinale dice: «Perché no?» fa sapere l’Adnkronos. «Quella del Green pass è una storia di successo, un successo italiano ed europeo». Brunetta dovrebbe sapere che il Green pass non è un successo europeo: soltanto Italia e Francia hanno adottato questo metodo discriminatorio. La Spagna lo ha dichiarato Illegale.

«Si tratta adesso per l’Italia di completare questa storia di successo e quindi di estenderlo a tutto il mondo del lavoro pubblico e privato in maniera tale che ci sia una sorta di passaporto vaccinale che deve mettere in sicurezza tutto il mondo del lavoro e delle relazioni sociali. Il green pass è un incentivo gentile alla vaccinazione anti-Covid, [per Brunetta gli obblighi sono gentilezze, ndr] che ha dato ottimi risultati. I certificati verdi scaricati sono già 72 milioni. Grazie alla straordinaria campagna vaccinale del generale Figliuolo, 38,5 milioni di italiani oggi sono vaccinati, il 71,25% della popolazione vaccinabile. L’obiettivo 80% è vicino, senza aver introdotto l’obbligo per legge. Una storia di successo di cui il G20 deve fare tesoro», aggiunge il ministro e poi dichiara che «l’obbligo vaccinale è una conseguenza finale, io sono molto affezionato al green pass, se poi servirà anche l’obbligo perché no?». A chi gli chiede dell’atteggiamento del Carroccio sul tema, conclude affermando che: «in Consiglio dei ministri io ho visto un assenso pieno dei colleghi della Lega».

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