Green pass obbligatorio sui treni, ma controllori e personale possono non vaccinarsi

Il Green pass è obbligatorio soltanto in Francia e in Italia. E noi popolo italico, gestito dai soliti noti, riusciamo ad attuare regole, oltre che discriminatorie, anche ridicole.

Da ieri su treni, navi aerei e autobus è iniziato il regime di controlli che regolamenta i mezzi a lunga percorrenza. Ma nella baraonda di misure che a un anno e mezzo dall’inizio della pandemia ancora si aggiungono alla quotidianità, quella del pass sul farmaco genico sperimentale continua a creare paradossi, non ultimo quello «secondo cui i passeggeri senza green pass rischiano multe salate, ma controllori e personale di bordo sui treni non sono obbligati a vaccinarsi» si legge su il Giornale d’Italia.

«Per quanto riguarda i collegamenti ferroviari nello specifico, sono coinvolte tutte le tratte a lunga percorrenza, ovvero treni ad alta velocità (Freccia Rossa e Bianca o i convogli Italo), Intercity, Intercity notte, Eurocity e Euronight. Restano fuori i treni regionali. Quindi Green pass obbligatorio per chiunque sia a bordo del treno?» fa notare Il Giornale d’Italia.

E no signori, siamo in Italia, e abbiamo pure al governo tutti i capaci: da LeU alla Lega, oltre al Super Mario dotato di “poteri particolari” – decidete voi quali siano i poteri -, con FdI che fa un po’ d’opposizione: il minimo sindacale.

«A fronte della scomodità di doversi prenotare in un clima di incertezza e controlli perenni – scrive ancora il Giornale d’Italia – i passeggeri dei treni che si imbarcano sui mezzi ferroviari a lunga percorrenza si trovano di fronte a un grande paradosso. I passeggeri non solo dovranno munirsi di green pass, igienizzare costantemente le mani, indossare correttamente la mascherina per tutto il tragitto e mantenere la distanza di sicurezza anche una volta seduti, ma una volta che avranno di fronte il controllore, non avranno la certezza che questo sia vaccinato. Perché se ai passeggeri sono richieste misure stringenti, non esiste, ad oggi, un obbligo di vaccino per il personale di bordo. Controllori, capitreno e perfino gli addetti alle pulizie di bordo, non hanno l’obbligo di mostrare il green pass. A chi già critica il controsenso, Trenitalia risponde che il decreto legge del 6 agosto non prevede ufficialmente nessun obbligo, e che dunque i 10mila dipendenti che lavorano sui convogli e che ogni giorno fanno avanti e indietro tra le file dei posti a sedere (ridotti a una capienza di 400 sedili, un passo in avanti già rispetto a quando erano la metà), non sono costretti né ad avere ricevuto l’iniezione del vaccino, né a presentare il codice verde»

La situazione treni ricorda infatti quella già vissuta dai ristoratori, – fa notare ancora il Giornale d’Italia – trasformati dal nuovo decreto in controllori di ultima generazione, in un clima di tensione tra clienti e personale che non rende piacevole uscire per un semplice caffè. Nei ristoranti, che dal 1 agosto 2021 devono richiedere il green pass a chiunque voglia usufruire dei posti a sedere nei locali all’interno, non è infatti richiesto che camerieri e staff di cucina siano muniti dello stesso certificato verde. Regole stringenti, dunque, in nome della salute e della sicurezza. Multe salate, per contrastare chi non vi si attiene.

«È l’Italia bellezza! L’Italia!»

3 pensieri riguardo “Green pass obbligatorio sui treni, ma controllori e personale possono non vaccinarsi

  • 2 Settembre 2021 in 9:52
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    Caro Antonio, mesi e mesi di strilli davanti alla telecamera e alla fine dopo questo articolo sei caduto proprio in basso.
    Sai perchè ti dico questo? Sembra ,dall’articolo, che tu sia caduto proprio nella trappola del mal comune mezzo gaudio.

    Ti stai scandalizzando sul fatto che il personale non ha bisogno del nazipass.
    Questo porterà a obbligare i pochi salvi a fare la fine degli altri.

    Bisogna scandalizzarsi sul nazipass in ogni sua forma ed applicazione.

    Questo articolo mi dimostra che sei caduto nella narrativa.

    Peccato

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    • 2 Settembre 2021 in 10:35
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      Caro Lorenzo, evidentemente non hai capito il sarcasmo. Se hai letto l’articolo avresti dovuto notare che ho commentato un pezzo di un altro quotidiano.

      Mi pare che lo scandalizzato sei tu. Io non cado nella narrativa, leggi tutto quello che scrivo invece di fare polemiche stupide. Sono perfino indagato dalla magistratura, pensa come sono caduto nella narrativa.

      Certi commenti deludono ma capisco che è facile fare il fenomeno nei commenti.

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      • 2 Settembre 2021 in 11:01
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        Perdonami, allora dovresti mettere un distanziatore tra il cit. E il virgolettato. Non si capisce dove inizia il tuo pensiero nell’articolo.

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