Covid, India: per il mainstream è finita la pandemia insieme alle sue “terribili“ varianti
Vi ricordate qualche mese fa quanto terrorismo circolava nei media riguardo i contagi in India? Ora più nessuno ne parla, a parte qualche notizia flash come quella odierna dell’Adnkronos: «Sono quasi 31mila i nuovi contagi da coronavirus registrati in India nelle ultime 24 ore. Lo rivela il ministero della Salute di Nuova Delhi che aggiorna a 32.768.880 il totale dei casi confermati nel Paese, 30.941 in più rispetto a ieri. Sono invece 350 i morti per complicanze riconducibili al Covid-19, raggiungendo così un totale di 438.560 vittime. A essere maggiormente colpito è lo stato meridionale del Kerala».
Il mainstream, fortunatamente, ha capito che fare altro terrorismo con queste cifre sarebbe oltremodo ridicolo, visto che si parla di una nazione con 1.390.456.911 abitanti.
I media, ormai uffici stampa di Big Pharma, hanno rinunciato a fare del terrorismo con la nazione del Mahatma Gandhi perché, se non si è proprio degli rimbecilliti totali e si ha un minimo di nozioni fondamentali di matematica, le vittime totali – senza sapere età e malattie pregresse – sarebbero lo 0,031% della popolazione: forse la percentuale di chi muore ancora di fame in India è decisamente più ragguardevole. Eppure fino a qualche mese fa sembrava che la popolazione indiana venisse sterminata dal terribile “vairus”: Di Maio docet.