Paesi Bassi, ricerca: il vaccino Pfizer riprogramma le risposte immunitarie innate
Ricercatori nei Paesi Bassi e in Germania hanno avvertito che il vaccino Pfizer-BioNTech induce una complessa riprogrammazione delle risposte immunitarie innate che dovrebbero essere considerate nello sviluppo e nell’uso di vaccini a base di mRNA, scrive NewsMedical.net
Jorge Domínguez-Andrés e colleghi affermano che mentre il vaccino ha dimostrato di essere efficace fino al 95% nel prevenire l’infezione con la sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2 (SARS-CoV-2) e il successivo COVID-19, si sa poco dell’ampia effetti che il vaccino può avere sulle risposte immunitarie innate e adattative.
Il vaccino mRNA BNT162b2 induce una complessa riprogrammazione funzionale delle risposte immunitarie innate, che dovrebbe essere considerata nello sviluppo e nell’uso di questa nuova classe di vaccini”, scrive il team.
Cosa hanno fatto i ricercatori?
I ricercatori hanno dimostrato che una dose del vaccino BNT162b2 induce alte concentrazioni di anticorpi RBD anti-picco e anti-picco, mentre una seconda dose tre settimane dopo suscita livelli ancora più elevati.
Tutti i campioni di siero post-vaccino testati hanno neutralizzato efficacemente la variante B.1.1.7, ma il 37,5% ha mostrato una ridotta attività neutralizzante contro la variante B.1.351.
Questi dati supportano l’evidenza che B.1.351, e forse altre varianti, potrebbero essere in grado di sfuggire all’immunità umorale indotta dal vaccino in una certa misura”, affermano i ricercatori.
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