Salgono i vaccinati e crescono i contagi, aumentano anche i dubbi
Prosegue la campagna vaccinale anti-Covid in tutto il mondo ma, sebbene salga sempre di più il numero di persone che hanno ricevuto la somministrazione del farmaco, in molti hanno ancora paura del virus.
Perché – si chiedono i vaccinati – nonostante le dosi di Pfizer, AstraZeneca, Moderna, Johnson and Johnson, Sputnik e altri vaccini, sale ancora la curva dei contagi? Le alte aspettative di chi non vedeva l’ora di vaccinarsi e tornare a vivere a volte sono state deluse e gli esperti stessi spesso non sembrano fornirci risposte chiare e soddisfacenti, fa notare Il Giornale d’Italia.
Ad oggi, dopo più di un anno e mezzo di pandemia, i dati su contagi e decessi risultano difficili da interpretare. Sono molte infatti le domande che i cittadini italiani – e non solo – si sono posti sin dalla prima volta che hanno sentito parlare di Coronavirus. Oggi però in particolar modo c’è una questione che non fa vivere serena la popolazione: perché anche le persone che hanno ricevuto entrambi le dosi di vaccino contraggono lo stesso il Covid-19? Si domanda Il Giornale d’Italia.
Mentre continua la battaglia tra Pro Vax e No Vax, una delle prime cose che si nota è la mancanza di dati concordi sui vaccini. Non è un mistero infatti che l’opinione pubblica sia in balia di incertezze e pareri contrastanti. Persino i medici e gli scienziati che spesso vediamo in televisione e sui giornali hanno idee diverse [e poco chiare ndr] sulla somministrazione del farmaco. Per non parlare poi delle restrizioni [e vessazioni come Green pass, ndr] e delle decisioni che i vari Governi hanno imposto ai loro cittadini per contrastare il virus.
«Dobbiamo essere umili rispetto a ciò che sappiamo e non sappiamo sul vaccino» ha detto Tom Frieden, ex direttore del Centro controllo e prevenzione delle malattie, nonché capo dell’iniziativa no-profit Resolve to Save Lives. Ci sono infatti davvero poche cose che sappiamo. L’unica cosa che sembra certa è solo che l’argomento vaccini, ancora oggi, è difficile da trattare. Tutto ciò però manda in caos la popolazione: persino i più convinti sostenitori, a volte, mostrano incertezze e questo potrebbe essere, con ogni probabilità, il risultato di una comunicazione sbagliata e di una mancata chiarezza sul tema. Termina così l’articolo de Il Giornale d’Italia.
La sensazione diffusa è che a monte di tutto ciò ci siano delle menzogne. Se ci fosse chiarezza e onestà non avremmo di certo letto alcuni titoli sui giornali (31 luglio 2020): «Coronavirus, governo contro la pubblicazione degli atti del Comitato tecnico scientifico: “Danneggerebbero l’ordine pubblico”».
Non avrebbero spacciato per morti causate dal virus Sars-Cov-2 dei decessi per tumori, degli infartuati, etc.: che motivo ci sarebbe mentire sulle cause dei decessi se non ci fosse qualche torbido interesse?
E ancora, perché nessun investimento su un’eventuale cura della malattia mentre s’investono milioni per sperimentare, direttamente sulle persone, degli pseudo vaccini?
Senza contare le interminabili contraddizioni riguardo la somministrazioni di questi farmaci genici sperimentali. Insomma, solo chi collabora a questa tresca non si pone domande ostentando false certezze per nascondere, sovente, la propria incompetenza con frasi ad effetto confezionate per consacrare l’efficacia di un vaccino di cui nulla si conosce. La conferma del brancolamento nel buio arriva dal susseguirsi dei decessi per “improvvisi malori”, collezionati in una estate caratterizzata dalla campagna vaccinale. La risposta “scientifica” a queste morti è “casualità”, perché secondo gli “esperti” «non è detto che ci sia una correlazione» tra la sperimentazione e il decesso di una cavia.