Nuova tendenza a Hollywood: sei qualcuno se puzzi, basta lavarsi
Sempre più star sposano le teorie secondo cui lavarsi fa male. Brad Pi ha eliminato il sapone, Cameron Diaz non mee nulla soo le ascelle. La Kunis e Kutcher puliscono i bambini solo in caso di «sporco evidente».
Puzzare, l’ultima rivendicazione di Hollywood. Negli Stati Uniti, patria di quel delirio narcisistico in nome del quale ogni decisione personale sembra dover assurgere a movimento codificato, la più recente fra le mode ha imposto il divieto a lavarsi. Dicono gli attori che il sapone faccia male e i detergenti, con i loro principi aggressivi, possano alterare la naturale composizione dell’epidermide. Dunque, ogni boccetta di bagnoschiuma, insieme a deodoranti, shampoo e quanto serve quanto serve a mantenere tale la propria igiene personale, è stata accantonata, nelle case più blasonate d’America, dove qualcuno pare abbia pure provato ad inventare intrugli di sana pianta, seguendo i buoni precetti dell’erboristeria.
Brad Pitt, la cui avversione per i saponi avrebbe un’origine ambientalista – le tossine contenute nei detergenti danneggerebbero il pianeta e causerebbero l’invecchiamento precoce dell’essere umano – si sarebbe impegnato a lavarsi con una miscela di limone, acqua e aceto. A volte, nei casi più estremi di tanfo, avrebbe fin accettato di tamponare alcune sue zone intime con delle salviette umidificate, di quelle utilizzate per l’igiene dei bambini più piccoli. Ma l’espediente non avrebbe mai sortito alcun effetto.
I colleghi della mascella più prominente di Hollywood hanno riferito, negli anni, una «puzza di caprone». La stessa che, secondo Kristen Bell e consorte, dovrebbe essere guida, sola e unica, nel processo di igiene dei propri figli. L’ex Veronica Mars della televisione ha confessato, e non senza una punta di orgoglio, di aspettare l’afrore sudaticcio della gioventù prima di sottoporre i bambini al bagnetto di rito. «Sono fan dell’attesa della puzza. L’odore, quello è il modo in cui la biologia ti dice che è giunta l’ora di pulirsi. Quella è la bandiera rossa», ha detto l’attrice, inserendosi nel solco lasciato da Mila Kunis e Ashton Kutcher, decisi a lavare i figli solo in caso di «sporco evidente». «Altrimenti, qual è lo scopo?», ha chiesto la coppia, che i precetti dell’igiene approssimativa ha detto utilizzare anche per sé.
L’ex marito di Demi Moore ha ammesso candidamente di lavare con cura solo ascelle e parti intime. Ché ogni altro lembo di pelle può essere trattato con la sola azione rinfrescante dell’acqua, panacea di tutti i mali. L’acqua scorre e porta via la componente salina del sudore, ha spiegato Kutcher, facendo proprio un ragionamento che Taylor Swift ha detto condividere. La giovane cantante ha dichiarato di non lavarsi le gambe. «Quando ti depili, puoi usare la crema depilatoria come sapone, giusto?», si è chiesta la trentunenne in diretta televisiva, per concludere che le inutili appendici sulle quali il torso poggia non meritino la stessa attenzione riservata alla parte superiore del corpo. Che, stando a Jake Gyllenhaal, non dovrebbe ricevere grandi pulizie. «Sinceramente, trovo che lavarsi non sia necessario il più delle volte», ha spiegato a Vanity Fair Usa l’attore scelto da Prada come volto della fragranza Luna Rossa Ocean. Gyllenhaal ha argomentato la propria idiosincrasia per acqua e sapone sostenendo che il corpo umano possiede una capacità auto-pulente. Le cellule morte sarebbero rimosse automaticamente dalla meravigliosa macchina che è l’organismo umano, e l’acqua, quella sì, rovinerebbe la pelle, provocandone l’invecchiamento precoce. Nessuna vasca, dunque. Nessun bagno, doccia o doccino. E nessun deodorante, inutile secondo Cameron Diaz.
L’attrice, madre putativa del movimento dei puzzoni, ha rivendicato il diritto a non usare alcun anti-traspirante. «L’ho eliminato circa 20 anni fa. Fa davvero male utilizzarlo. È sufficiente radersi le ascelle, così che i peli non trattengano alcun odore», ha sostenuto la Diaz, la cui filosofia è stata sposata da Mahttew McConaughey. Il texano ha detto di non aver mai usato «deodorante né acqua dio colonia», ma la ragione non ha nulla a che vedere con il benessere di pelle e pianeta. L’attore, determinato a non indossare l’odore di altri, ha dichiarato di aver escluso per ragioni narcisistiche l’uso di profumi e vari. «Amo la mia puzza», ha detto, spiegando che una buona idratazione, bere tanto e spesso, sia sufficiente a produrre un sudore che non tanfi più del necessario. E tanto è diventato virale il ragionamento da aver indotto altre star a compiere il passo paradossale, dichiarando invece il proprio amore per l’igiene personale. «Sono l’opposto di una di quelle celebrità che rivendicano di non lavarsi», si è trovato a giurare Dwayne Johnson, condividendo online la propria routine quotidiana. «Faccio una doccia fredda appena sveglio. Una tiepida dopo essermi allenato e una bollente, quando la giornata finisce. Mi lavo la faccia, il corpo, uso degli esfolianti e canto anche», ha dovuto scrivere su Instagram, dove – nella fiera dell’assurdo – anche Jason Momoa ha detto la sua: «Non darò inizio ad alcuna moda. Fidatevi, mi lavo. Dopotutto, sono Aquaman. Vivo nella maledetta acqua», ha compulsato su Twitter l’eroe Dc.
di Claudia Casiraghi – La Verità