Cronaca

Incendi nel Sud: Calabria e Sicilia bruciano, Turisti in fuga da Porto Badisco nel Salento.

E’ ancora drammatica la situazione incendi nel Sud Italia. Oltre Calabria e Sicilia, dove ieri si sono registrati tre morti e il lavoro dei vigili del fuoco prosegue senza sosta, si aggiunge la Puglia. L’ultimo allarme arriva dal Salento, dove brucia la zona turistica di Porto Badisco, Otranto. Evacuate le spiagge e un resort, mentre il vento spinge le fiamme in direzione di Santa Cesarea Terme.

Tra la notte e le prime ore della mattina sono stati 230 gli interventi per cercare di domare le fiamme nelle due regioni. Non aiutano poi il clima torrido e il vento, basta poco per vedere andare in fumo ettari di bosco e macchia mediterranea. Resta difficile la situazione anche in Sardegna: spento solo all’alba un maxi rogo a Mandas, nel Sud dell’isola. Il premier Mario Draghi oggi ha telefonato al sindaco di Reggio Calabria annunciando “un programma di ristori per le persone e le imprese colpite, insieme a un piano straordinario di rimboschimento e messa in sicurezza del territorio”.

Siracusa: minacciata casa di riposo

Un incendio vicino a una casa di riposo a Carlentini (Siracusa). Le fiamme si sono originate in una zona di campagna, ma il vento le ha spinte a ridosso della struttura che ospita dei pensionati. L’allarme è stato raccolto dai vigili del fuoco del comando provinciale di Siracusa e dalla Protezione civile che hanno inviato le squadre per arginare l’azione del rogo mentre dall’alto sono entrati in azione i mezzi aerei della Marina militare e della Forestale.

Enna: distrutte due aziende agricole

Non perde forza l’incendio che ha devastato Pergusa (Enna) distruggendo anche due aziende agricole nella valle che va verso Valguarnera. Le fiamme, che nella notte hanno divorato contrada Pollicarini ora sono tornate indietro e stanno risalendo il costone dietro la pineta di Pergusa, proprio dentro la riserva naturale. Già dalle prime ore dell’alba due elicotteri e un canadair provano a spegnere l’incendio mentre a terra, con grandi difficoltà, da 24 ore lavorano senza sosta i forestali, i vigili del fuoco e la protezione civile. Ingenti danni al patrimonio boschivo della zona. Distrutto l’uliveto di un agriturismo e un ovile di una delle aziende agricole andate in fumo. Gli abitanti della cooperativa Giunone, una settantina di famiglie, sono rientrati nelle proprie abitazioni solo ieri sera. Almeno sei i punti dai quali il fuoco si è sviluppato avvolgendo tutta la conca pergusina. Il bagliore dell’incendio era visibile nella notte anche da Enna.

Quotidiano Nazionale

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