Cronaca

Inizia la settimana più calda. Da mercoledì bollino rosso in 8 città

Nelle prossime ore un’intensa ondata di caldo avvolgerà tutta l’Italia. Coprirà, in particolare mercoledì, tutta la penisola, a esclusione dell’area nord-ovest con Genova e Torino. Il sistema di alert del ministero della Salute, online sul sito del dicastero, vede per domani 4 città a bollino rosso e 9 arancione che mercoledì diventeranno rispettivamente 8 e 13 sulle 27 città monitorate. Il bollino arancione indica le temperature elevate e le condizioni meteorologiche che possono avere effetti negativi sulla salute della popolazione, in particolare in alcuni gruppi di popolazione. Quello rosso il rischio che persiste per 3 o più giorni.

E la Protezione Civile lancia l’allarme: il rischio incendi aumenterà in tutto il paese, complici temperature che potrebbero superare i 45 gradi, e dunque è necessaria la massima attenzione da parte delle istituzioni e la collaborazione dei cittadini. 

A chiedere il massimo impegno per evitare una nuova emergenza è il capo del Dipartimento Fabrizio Curcio, alla luce delle previsioni meteo: fino a Ferragosto l’Italia sarà investita da un’ondata di caldo africano, con temperature che arriveranno a 45 gradi al Sud, a 36-37 gradi nelle città della pianura Padana e fino a 28-30 gradi a 1.500 metri. 

“Un evento estremo con pochi precedenti” dicono gli esperti, provocato da un campo di alta pressione sub-tropicale che investirà il Mediterraneo e che avrà il suo epicentro nelle giornate tra martedì e giovedì. 

Le prime avvisaglie di quel che potrebbe accadere si stanno già registrando in queste ore, con i Canadair e gli elicotteri della flotta aerea dello Stato che sono in volo da stamattina per contribuire allo spegnimento di 28 incendi: fiamme in Sicilia, dalle Madonie ai Nebrodi fino al palermitano, un intero bosco bruciato a Sogliano del Rubicone, in provincia di Cesena, decine di roghi sull’Aspromonte sui quali stanno operando diversi velivoli. 

E proprio quella della Calabria, dove si sono già registrate due vittime nei giorni scorsi, è la situazione che al momento preoccupa di più tanto che il presidente del Consiglio Mario Draghi ha firmato il Dpcm che dispone la mobilitazione nazionale del sistema di protezione Civile: nelle prossime ore, coordinati dal Dipartimento, arriveranno in zona volontari e mezzi delle colonne mobili provenienti dalle altre regioni. 

L’appello di Curcio punta dunque ad evitare che una situazione già complessa si trasformi in tragedia. “Abbiamo alle spalle giornate impegnative e drammatiche sul fronte della lotta agli incendi e le temperature che ci attendono impongono la massima attenzione” dice il capo della Protezione Civile che poi si rivolge direttamente alle istituzioni e ai cittadini: “noi non faremo mancare il nostro supporto alle regioni maggiormente colpite da questi eventi, siamo al lavoro senza sosta per contenere i roghi”, ma “chiediamo ai cittadini la massima collaborazione e cautela”. 

È “fondamentale – ribadisce – evitare ogni comportamento che possa generare incendi e segnalare tempestivamente anche roghi di piccola entità”. Un ruolo decisivo lo hanno proprio le Regioni e questo il capo della Protezione Civile lo ha ricordato più volte, l’ultima una settimana fa quando era la Sicilia a bruciare: “le responsabilità nell’ambito di ciò che si fa contro gli incendi boschivi sono chiare. Le norme prevedono che la lotta attiva sia di competenza delle Regioni. E lotta attiva non è solo spegnimento, ma anche sorveglianza, avvistamento”.

Che sia un’estate difficile lo dicono già i numeri: dal 15 di giugno, data di inizio della campagna, al 7 agosto i Vigili del Fuoco hanno effettuato 44.442 interventi complessivi mentre l’anno scorso si erano fermati a 26.158. E Canadair ed elicotteri hanno fatto finora 746 missioni, più del doppio del 2020, quando sono state 315, mentre le richieste d’intervento sono arrivate a 900. Degli oltre 44mila interventi, quasi 25mila, dunque più della metà, si sono concentrati in 3 regioni: Sicilia (10.296), Puglia (9.809) e Calabria (4.851), mentre in Sardegna sono stati 1.861. Per ritrovare numeri simili bisogna risalire al 2017. 

RaiNews

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