Covid Israele, boom di ricoveri tra i vaccinati: perché e cosa sta succedendo
La maggior parte dei casi Covid in Israele è tra persone già vaccinate con due dosi contro il virus. I dati e il parere degli esperti
Brutte notizie per Israele: torna la paura nel Paese noto in tutto il mondo per aver raggiunto, nei mesi scorsi, la migliore campagna vaccinale. Nonostante l’alto numero di somministrazioni del farmaco anti-Covid, sale il numero dei contagi. Continua quindi a diffondersi il virus e a destare sospetti è il fatto che la maggior parte dei casi registrati sia tra persone vaccinate. Intanto, mentre la popolazione si chiede come sia possibile tutto ciò, il Governo pensa a nuove restrizioni e torna l’ombra del lockdown.
Covid Israele, boom di casi e ricoveri tra i vaccinati: perché e cosa sta succedendo
In Israele anche i vaccinati temono nuovamente il Covid. Con un numero record di vaccinazioni in brevissimo tempo, il Paese era il modello a cui guardavano tutti gli altri Stati alle prese con la campagna vaccinale di massa. Qui infatti quasi tutta la popolazione vaccinabile ha già ricevuto entrambe le dosi del farmaco contro il Coronavirus. Eppure, nonostante gli ottimi numeri, in Israele in questi giorni stanno aumentano non solo i contagi, ma anche i ricoveri in ospedale e i decessi.
Sono circa 9 milioni le persone che vivono in Israele, 2 milioni e mezzo delle quali ha meno di 16 anni: si tratta infatti di un Paese con una forte prevalenza di giovani. Le vaccinazioni anti-Covid erano partite già lo scorso dicembre per gli over 16, quindi per 6 milioni e mezzo di cittadini. Di questi, ad oggi, hanno completato il ciclo vaccinale più di 5 milioni e 392 mila. Considerando dunque il numero complessivo di abitanti, si può dire che il 65% della popolazione è vaccinata. Una percentuale davvero alta che però non rassicura abbastanza i cittadini.
Proprio in queste ultime settimane sono risaliti i numeri dei contagiati tra i vaccinati. Solo ieri nel Paese i casi Covid sono aumentati di 2.904, mentre i decessi sono stati 7. Si alza quindi la curva epidemiologica, preoccupando non poco la popolazione. La maggior parte dei positivi però ha già ricevuto due dosi di vaccino. Ed è questo il dato più allarmante. Gli esperti stimano infatti che la maggioranza (52,34%) dei nuovi casi è tra le persone vaccinate. Com’è possibile tutto questo?
Gli scienziati e i medici fanno sapere che questi dati sono dovuti a un fatto statistico: è normale – dicono – che chi risulta positivo al virus sia vaccinato, dal momento che quasi tutta la popolazione over 16 ha già ricevuto entrambe le dosi del farmaco. Il Paese non vuole dunque creare allarmismi (anche se sembra tornare l’ombra del lockdown in diverse città). Infine gli studiosi del British Medical Journal, per rassicurare chi è spaventato dal virus, precisano che la protezione fornita dal vaccino resta alta: il 90% degli immunizzati con due dosi non sviluppa forme gravi della malattia.
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