L’inquietante omertà sinistra del mainstream
È davvero impressionante come la stampa italiana sia assoggettata alla dittatura sanitaria. Alcuni quotidiani – satelliti di testate sinistre o vicine al Pd & Compagni vari – hanno omesso notizie sulle manifestazioni avvenute ieri in tutta Italia, in un vero e proprio stile “Pravda”: l’organo di stampa ufficiale del Partito Comunista dell’Unione Sovietica, che in russo significa “verità”. D’altronde è risaputa l’abitudine di una certa area politica nello spacciare come verità disinformazione e falsità: chi ha vissuto nei Paesi dell’est Europa è a conoscenza di questa pratica sinistra.
Alcune testate, meno “Pravda”, si sono preoccupate, invece, di dare una connotazione politica alle dimostrazioni, con il solito trito e ritrito ritornello sul timore che possa ritornare il fascismo per la partecipazione di alcuni dimostranti appartenenti alla destra italiana. Quando è palese a tutti, anche ai comunisti come Marco Rizzo, che il problema non è l’improbabile resurrezione di Benito Mussolini, ma l’esistenza di virologi assoggettati alle big pharma insieme ad una politica compiacente, che vede al governo Pd e M5S, che di destra, se tutto va bene, hanno solo una metà del corpo.
E guarda caso, sono tornati di moda i lasciapassare in pieno stile Germania dell’Est o Europa nazi-fascista, ma qualcuno si preoccupa se a Roma c’era, tra migliaia di dimostranti giovani, anziani, famiglie, vaccinati e non, qualche militante di FN.
Insomma, la solita ipocrisia sinistra, dove ci si deve inginocchiare per una vittima di colore negli Stati Uniti dimostrando d’essere assoggettati al pensiero unico – o meglio, unico pensiero per l’incapacità di far funzionare la materia grigia -. Così come bisogna stracciarsi le vesti per un’ambigua libertà sessuale, ed essere felici di fare la cavia per un farmaco sperimentale – chiamato subdolamente “vaccino” – quando esistono cure mediche meno invasive e pericolose per curare ciò che il “vaccino” dovrebbe prevenire – un’altra falsità – . Laddove per entrare in un bar bisogna indossare la mascherina, per poi toglierla nel momento in cui ci si siede, senza rendersi conto che e tra qualche giorno si ribalterà la situazione: “al bancone senza il pass vaccinale; per sedersi esibire il documento che certifichi che si è una cavia”.
Sciaguratamente la stampa italiana è intrisa di politica, strumentalizzazione e ipocrisia. E già il fatto che l’informazione abbia queste lugubri caratteristiche è la dimostrazione lampante che stiamo vivendo sotto dittatura.
Antonio Ferrero