“Morirete come sorci!”

Il titolo è forte, lo so, ma non è altro che la sintesi di ciò che è stato detto ieri da due “influencer” istituzionali: Mario Draghi e Roberto Burioni. Il premier ha affermato, come riporta Adnkronos, “L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire”. Frase molto ambigua, dato che non esiste nessuna prova che chi non intende sottoporsi ai farmaci genici sperimentali – chiamati “vaccini” – sia destinato ad ammalarsi e a morire, dato che esistono cure certe contro il Covid-19 – vedi guarigione di Silvio Berlusconi, Donald Trump, Nicola Zingaretti, Alberto Cirio, Boris Johnson, Virginia Raggi, Flavio Briatore, Carlo Conti, Iva Zanicchi, Simona Ventura, Nicola Porro, ecc. –

Per contro sappiamo per certo che ci sono stati dei decessi a causa dei farmaci in questione. Ritengo che il presidente Draghi abbia fatto un’affermazione forte, troppo sopra le righe, molto vicino ad un “procurato allarme”: Articolo 658 Codice Penale.

Nel contempo Burioni si è permesso d’insultare pubblicamente, con un tweet, milioni d’italiani che non desiderano fare le cavie per i farmaci che stanno, evidentemente, molto a cuore all’opinionista Rai: televisione pubblica. Pertanto unendo le due esternazioni si deduce che chi non si sottopone alla somministrazione del siero “magico” morirà come un sorcio.

Credo che i toni, le argomentazioni, le disposizioni discriminanti – vedi green pass – siano la prova che il regime sanitario è sempre più conclamato e pericoloso. Nel momento in cui si passa alle minacce istituzionali, alle offese da chi viene reputato un “luminare”, ci sia la dimostrazione che la strada che si sta percorrendo sia molto simile a quella che ha portato milioni di persone nei campi di rieducazione comunisti o ai lager nazisti.

Oggi nessun quotidiano mainstream ha stigmatizzato le affermazioni dei due “influencer”, bensì si sono dimostrati compiaciuti per L’appello a non vaccinarsi è un appello a morire” che contrastava le “terribili” dichiarazioni di Matteo Salvini: “Bisogna avere attenzione e cautela. Bisogna mettere in sicurezza i due milioni di anziani che ancora non sono vaccinati. Senza, però, parlare di multe e di obbligo vaccinale per i ragazzi. Mettiamo in sicurezza i nonni e lasciamo stare i nipoti“.

È evidente come oggi sia importante azzittire una voce fuori dal coro, come nelle migliori dittature e, se è il caso, offendere e minacciare, oltre a discriminare, in pieno stile apartheid.

Antonio Ferrero

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