Vaccino e politici: Raggi dice d’avere gli anticorpi ancora alti per vaccinarsi

Politici e vaccini, chi ha ricevuto il vaccino anti Covid? Chi sta ancora tergiversando? Chi non lo farà? Sì, anche il vaccino diventa tema da campagna elettorale: sta succedendo a Roma dove il vaccino che non ha ancora ricevuto Virginia Raggi è diventato un motivo d’accusa per il suo competitor Carlo Calenda, scrive in un articolo Il Messaggero. È chiaro, poi, che i politici, come tutti, sono seguiti da un medico curante e hanno un proprio, peculiare stato di salute e quindi potrebbero, per esempio, non essere idonei alla vaccinazione per diversi motivi, dalle allergie ad altre patologie, e non averlo ricevuto. È sicuramente una scelta comunicare se lo si fa o no, e perché. 

Matteo Salvini dice che lo sta per fare: «Per mia scelta farò il vaccino a brevissimo», ha detto ospite di ‘Quarta Repubblicà’ su Retequattro il 19 luglio 2021. 

Giorgia Meloni usa il futuro indicativo: «Mi vaccinerò. Ma la domanda da farsi è: i vaccinati contagiano oppure no?».

Il capogruppo FdI Francesco Lollobrigida, invece, ha sollevato dubbi sui vaccini agli under 40. Lollobrigida, intanto, si è vaccinato con Johnson (monodose) e ha contratto il coronavirus in precedenza, quindi ha seguito scrupolosamente il protocollo sanitario previsto dal Ministero della Salute. Da persona guarita dal Covid ha scelto di aderire alla campagna vaccinale assumendo una sola dose di vaccino e ha scelto per giunta quello monodose che viene somministrato anche a chi non si è mai infettato.  In un’intervista a Repubblica Lollobrigida (49 anni) ha detto che non consiglierebbe a nessuno sotto i 40 anni di fare il vaccino, «perché la letalità è inesistente», ha spiegato. Parole che hanno sollevato forti polemiche, si legge ancora su “Il Messaggero”.

Raggi è guarita dal Covid – come tanti altri Vip [n.d.r.] – lo scorso 15 novembre 2020. A domanda diretta l’ufficio stampa del Campidoglio fa sapere che «ha avuto il Covid e ha gli anticorpi ancora alti. Segue le indicazioni del medico, come chiunque altro». 

Anche l’ex segretario del Pd e presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti è guarito dal Covid. È stato uno dei primi politici ad ammalarsi e a dare notizie sul suo stato di salute. È stato anche uno dei primi a pubblicizzare l’iniezione anti Covid con una foto sui social.  C’è Stefano Bonaccini, il presidente dell’Emilia Romagna che si è vaccinato e ha pubblicato una foto circolata molto in rete: lui che per un’iniezione al braccio si denuda completamente dalla cintola in su. I presidenti di regione, in generale, sono stati generosi con le foto: oltre a Bonaccini e Zingaretti hanno pubblicizzato l’iniezione Attilio Fontana, Vincenzo De Luca, Giovanni Toti e Luca Zaia. 

Non risultano foto di iniezioni del segretario dem Enrico Letta o di Silvio Berlusconi. Non ci sono di Luigi Di Maio o Giuseppe Conte, di diversi ministri dell’esecutivo o di altri segretari o garanti di partito, conclude Il Messaggero.

C’è chi sostiene che alle personalità viene iniettata della soluzione fisiologica. Mah? Una cosa è certa però: nessun politico affetto da covid ha corso grandi pericoli, si sono tutti curati a casa facendo pure dei video durante la malattia – tranne Berlusconi curato in ospedale -, e nessuno è stato intubato o, peggio, deceduto: coincidenze? Sarà che questo Coronavirus è in grado di scegliere con chi essere più o meno aggressivo a seconda dei pazienti?

Sicuramente i vip sono stati curati con dei farmaci appositi – le cure esistono e sono di vario tipo – senza aspettare che la situazione peggiorasse con la “vigile attesa” e Tachipirina, come disposto dal Ministero della salute. Altrimenti, forse, il Cavaliere e qualcun altro sarebbe passato a miglior vita e non avrebbe potuto fare lo spot pubblicitario del farmaco sperimentale, ormai famoso “elisir di lunga vita”.

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