Premi per chi si vaccina subito, mesi per prenotare delle analisi
Non bisogna essere negazionisti, oppure dei “cervelloni” per capire che qualcosa non torna. Da statistiche risulta che da quando ci sono le restrizioni per il Covid-19 sono aumentati in modo esponenziale i malati di cancro: “Tumori, visite rinviate, gli effetti collaterali del Covid” così intitolava il Messaggero un articolo in merito alla questione. Inoltre i tumori della gola sono triplicati in 10 anni per colpa del virus Hpv, ma è un papilloma virus, quindi “nessun problema”: ormai sembra che si possa morire soltanto a causa del Sars-Cov-2.
Perché sono aumentati i tumori?
Semplice: reparti adibiti solo per il Covid-19 e personale ridotto. Quindi, tra il terrore incusso dal mainstream d’infettarsi, magari entrando in ospedale, e le difficoltà oggettive dovute ai tagli alla sanità, la popolazione ha ridotto la diagnostica delle proprie patologie in essere, a parte il fatidico “tampone”.
Vuoi fare un esame sanitario in tempi accettabili? Devi farlo a pagamento, altrimenti aspetti mesi, se non quasi un anno. Però il “siero divino” anti Covid-19 sarebbero disposti a inoculartelo anche nell’ascensore del tuo condominio, potessero.
C’è stato qualche consiglio regionale che ha tentato perfino di offrire della birra per incentivare i giovani all’inoculazione del farmaco sperimentale contro il coronavirus. A Berna, in Svizzera, offrono addirittura una fetta di torta a chi si fa iniettare “l’elisir di lunga vita”. C’è da domandarsi il perché ci sia tanta attenzione per un virus curabile, varianti comprese, che colpisce prevalentemente persone anziane con patologie pregresse, e poca attenzione per patologie più pericolose.
Ripeto, non bisogna essere complottisti o negazionisti per porsi qualche domanda, basta avere la capacità d’intendere e volere con un minimo d’intelligenza. E badate bene, non si tratta d’avere certezze ma, al contrario, dei legittimi dubbi. Ma pare che oggigiorno chi si pone dei dubbi dia molto fastidio. Pertanto un’altra buona motivazione per porsi ancora di più qualche lecita domanda.
Antonio Ferrero
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