Il “filosofo” Mauro Felicori: “Carrozze per vaccinati e non”. L’apartheid del XXI secolo
Ci s’inginocchia per i neri mentre si crea l’apartheid per chi non intende sottoporsi alla sperimentazione del farmaco genico, perché ritenuti pericolosi ed inferiori come i “negri” circa cento anni fa
C’è da domandarsi il perché chi si è sottoposto al siero “di lunga vita che rende immortali”, denominato “vaccino” anti Covid, debba temere chi non ha ricevuto l’inoculazione del farmaco genico sperimentale, dato che dovrebbe essere esente dal contagio: così fa sapere Big Pharma in ogni forma propagandistica attraverso mainstream e virologistar.
Ma ecco la proposta del “filosofo” Mauro Felicori, assessore regionale in Emilia Romagna alla Cultura e Paesaggio: dividere le carrozze treno tra vaccinati e non vaccinati. ‘Ho già assunto una posizione netta a favore di una applicazione rigorosa del Green Pass. Ma devo dare qualche chiarimento: innanzitutto in questa eventuale norma non bisogna solo vedere i divieti, ma anche le opportunità. In campo culturale si aprirebbe la strada all’abolizione del distanziamento nei teatri e nei cinema, che oggi dimezza i posti disponibili, rendendone insostenibile la gestione’ – scrive Felicori. ‘In secondo luogo, avendo come obiettivo la salute e non la mortificazione dei refrattari, si potrebbe applicare in modo variabile: ad esempio in treno dividendo le carrozze, come era una volta per i fumatori – spiega Felicori -. Se poi bar e ristoranti rimanessero fuori da ogni provvedimento, come temo, si dovrebbe almeno autorizzare i titolari che lo vogliano a scegliere la formula ‘Green Pass obbligatorio’, che peraltro secondo me aumenterebbe i clienti, almeno nei ristoranti. Comunque è ora che il mondo della cultura, che in prevalenza ha accettato senza reazioni gli eccessi di limitazioni alla vita di musei, cinema, teatri e biblioteche, si applichi al problema: siamo in estate e il bel tempo aiuta, ma le stagioni 2021/22 in ottobre cominciano’, scrive LaPressa.
Se per l’assessore Felicori, filosofo, quest’iniziativa sarebbe a sfondo culturale vuol dire che l’attuale cultura è tornata indietro di qualche centinaio d’anni, dove le carrozze erano divise tra bianchi e neri. Magari tra qualche anno divideranno le carrozze per i “retrogradi” eterosessuali e gli “eletti” gay-LGBT. C’è da chiedersi cosa ne pensa, di questa eventuale possibilità, il “filosofo” – esperto in cultura e virologia – Felicori.