Ddl Zan, Mario Capanna: “Da buttare: aggiunge reati e non diritti”
Lo storico leader della sinistra radicale contro il Ddl Zan e contro il Pd: “Non è di sinistra”
“Voterei il ddl Zan? No. Perché è sbagliato continuare a produrre provvedimenti di legge che creano nuovi reati. Noi dobbiamo creare nuovi diritti, non nuovi reati”. Lo dice all’Adnkronos lo storico leader del movimento studentesco Mario Capanna, a margine della presentazione al Senato del libro di cui è co-autore ‘Parlamento mondiale – Perché l’umanità sopravviva’ scritto per Santelli editore. Alla domanda se sia opportuno un dialogo perché il testo superi il vaglio dell’aula, Capanna replica reciso: “No, detto papale papale: il ddl Zan va buttato via. Non serve. Per punire certi reati le norme esistono già”.
Capanna ribadisce la sua linea in un’intervista a Il Corriere della Sera. “La normativa in vigore che condanna tutti i soprusi, le prevaricazioni contro l’altro sesso. Inutile aggiungere altra carne al fuoco”. Per poi tirare una stilettata al Pd. “Innanzitutto bisognerebbe mettersi d’accordo sul concetto di sinistra. Molti pensano che il Partito democratico sia un contenitore di sinistra. Mi permetto di affermare che da lungo tempo il Pd non ha più nulla di sinistra. E’ un semplice partito socialdemocratico senza la levatura dell’Spd tedesca e del Labour inglese. E che quindi può permettersi di fare l’ammucchiata insieme alla Lega, al M5S e a Forza Italia, per sostenere Mario Draghi. Il Pd non ha alcuna capacità di determinare indirizzi di governo alternativi. E dunque va a rimorchio”.