John Elkann a colloquio con Armani per costruire un impero del lusso
LONDRA, 16 luglio – John Elkann, rampollo della famiglia Agnelli, sta analizzando un possibile legame commerciale con lo stilista Giorgio Armani per realizzare un marchio di lusso legato al marchio Ferrari (RACE.MI), rende noto l’agenzia Reuters attraverso fonti accreditate.
Elkann, che presiede il gruppo automobilistico franco-italiano Stellantis (STLA.MI), si è offerto di acquistare una quota di minoranza nella casa di moda milanese guidata dall’ottantasettenne Giorgio Armani, ma la proposta è stata respinta all’inizio di questo mese.
L’accordo avrebbe lanciato la famiglia Agnelli nel settore della moda da protagonisti, accanto agli Arnaults e Pinaults in Francia.
Le trattativa con Armani, informale e con nessuna banca coinvolta – valutata dagli analisti circa 6 miliardi di euro (7,09 miliardi di dollari) -, non è proseguita a causa della riluttanza del designer a vendere.
Un portavoce di Elkann e della holding Exor (EXOR.MI) della famiglia Agnelli, ha dichiarato: “Exor non ha fatto alcun approccio e nessuna proposta (per Armani).” Armani, invece, ha rifiutato di commentare.
La manovra finanziaria rifletterebbe gli sforzi dei fondatori di Fiat Chrysler – che possiedono il 53% di Exor – che intenderebbero espandersi al di là dell’industria automobilistica, aumentando l’esposizione nel mercato del lusso dopo una serie di recenti investimenti.
Exor ha acquisito una quota del 24% in Christian Louboutin a marzo, famoso soprattutto per i suoi caratteristici tacchi a spillo laccati rossi, a 2,25 miliardi di euro. A giugno ha stretto una partnership con The World-Wide Investment Company di Hong Kong per supportare le aziende italiane di medie dimensioni focalizzate sui beni di consumo di fascia alta e l’anno scorso è diventata il maggiore azionista del gruppo di lusso cinese Shang Xia, co-fondato dalla francese Hermes.
“Se c’è qualcuno che potrebbe creare un serio concorrente per i conglomerati francesi, è Elkann”, ha detto un banchiere che ha familiarità con l’imprenditore, “Ha i soldi, la credibilità e il prestigio familiare per farlo”.
