Green pass obbligatorio, Governo verso il sì. Apartheid per chi non vuole fare la cavia per il farmaco genico sperimentale

Il Green pass potrebbe diventare obbligatorio in tutti i luoghi a rischio assembramento, come stadi, palestre, convegni, discoteche, treni, aerei e persino negli spazi al chiuso dei ristoranti. È questa l’ipotesi al vaglio del Governo che, dopo la cabina di regia attesa martedì 20 luglio, dovrebbe emanare un decreto entro fine mese per trovare una “via italiana” al Green pass, lo rende noto TPI. Tutto è cominciato in Francia, dove all’inizio della settimana il presidente Emmanuel Macron ha annunciato una serie di nuove restrizioni per chi non è in possesso del certificato verde, rilasciato (con scadenze diverse) a chi risulta negativo a un tampone, è recentemente guarito dalla Covid-19 o è stato completamente vaccinato. Oltralpe, a partire da agosto, chiunque dovrà esibire questo passaporto sanitario per poter accedere a bar, ristoranti, centri commerciali e mezzi di trasporto. Decine di migliaia di euro di multe sono previste per gli esercenti sorpresi a violare le regole, si legge nell’articolo.

C’è da domandarsi il perché

Sull’argomento sono intervenuti diversi costituzionalisti, i quali hanno espresso la loro titubanza sul provvedimento in netto contrasto con la Costituzione italiana. Tuttavia, pare che l’apartheid politico/sanitaria, per chi non intenda fare la cavia per un farmaco genico sperimentale – che nulla ha a che vedere con la logica “no-vax” -, verrà in qualche modo realizzata. C’è da domandarsi che pericolo possano correre i “vaccinati” nei confronti di chi non si è sottoposto all’inoculazione, se il farmaco genico è efficace. Ma questo è soltanto uno dei tanti interrogativi, visto che esistono cure ormai collaudate per contrastare il Covid-19 e le sue varianti derivate, molto probabilmente, dalle vaccinazioni effettuate durante la pandemia: tesi sostenuta da molti medici e virologi.

In fondo, basterebbe chiedere a Berlusconi, Briatore a Trump e a tutti i vip colpiti dal virus, usciti dagli ospedali in piena forma solo dopo qualche giorno di ricovero, senza “vigile attesa e Tachipirina” a casa aspettando la telefonata del medico di base, se è necessario sottoporsi alla sperimentazione rischiando la vita – come ha affermato recentemente Pregliasco, vedi video – quando a rischiare di morire per il Covid-19, tra l’altro, sono persone con una media di 82 anni e tre patologie pregresse, come da tabella riportata dall’Istituto Superiore di Sanità.

         

 

To.Ro.

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Un pensiero su “Green pass obbligatorio, Governo verso il sì. Apartheid per chi non vuole fare la cavia per il farmaco genico sperimentale

  • 16 Luglio 2021 in 13:57
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    Bisogna insorgere, dobbiamo difenderci senza attendere che qualche istituzione si svegli da questo torpore ingiustificato, il CSM con la costituzione alla mano dovrebbe dire la sua ma tace! La libertà di un individuo viene prima di ogni carta costituzionale o altro che sia, la menzogna di proteggere la collettività aderendo alla sperimentazione è smentita dai numeri stessi dei vaccinati, anche con due dosi, che si stanno ammalando e morendo. Curiamo chi si ammala, le cure esistono, sperimentiamo sui più fragili (se sono d’accordo e accettano il rischio) e lasciamo che le nostre difese immunitarie agiscano, saremmo così molto più forti e protetti anche da nuove varianti. Il nostro corpo è progettato per difendersi dai virus, è così da migliaia di anni di evoluzione che stiamo distruggendo con farmaci che vogliono sostituire la natura, ma d’altra parte questo è l’andamento globale da almeno 200 anni, noi vogliamo sovvertire chi ci ha generato ma nn ci riusciremo.

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