Politica

Garante della privacy sul green pass: “Costituzionalmente irricevibile”

“Il Green pass in salsa francese è costituzionalmente irricevibile. Gravissimi gli effetti sui diritti e sulle libertà dei cittadini”.

A rilasciare queste dichiarazioni è Ginevra Cerrina Feroni, vicepresidente del Garante per la protezione dei dati personali.

A farle eco un altro componente del Collegio dell’Autorità, Guido Scorza: “Il 14 luglio 1789 i cittadini non urlavano “Liberté, identité, confidentialité? Vogliamo essere da meno oltre due secoli dopo? Si scherza ma scherzando talvolta si dice la verità”.

Green pass: garante della privacy frena la politica

Sebbene questi interventi non siano ufficiali, sono un chiaro segnale per il Governo e per i politici del nostro Paese, impegnati nel dibattito sulle nuove regole per il Green pass.

Dibattito scatenato dalla decisione del presidente francese Emmanuel Macron, di estendere il passaporto sanitario per accedere ai luoghi del tempo libero e della cultura, per tutti i cittadini sopra i 12 anni.

Da agosto il green pass in Francia si applicherà anche nei bar, ristoranti, centri commerciali, così come negli ospedali, case di riposo, istituti medico-sociali e nei trasporti a lunga percorrenza.

Il vice ministro alla Salute Pier Paolo Sileri è favorevole al modello francese: “Fare subito come ha fatto la Francia, applicando sul serio il Green pass, e niente quarantena per chi ha ricevuto due dosi. Anche questo sarebbe un incentivo a vaccinarsi”, ha detto intervistato dal Messaggero.

”Da noi non ha senso nei ristoranti – ha aggiunto Sileri – salvo che i nostri contagi non dovessero raggiungere numeri simili a quelli britannici, semmai può essere un’arma per mantenerli aperti qualora vi fosse un forte incremento dei casi”.

Maggioranza di Governo divisa, Meloni contraria

La linea del viceministro è condivisa da diversi esponenti del PD e di Italia Viva. Più tiepido il Movimento 5 Stelle.

“Al momento l’ipotesi di un pass sanitario esteso come quello pensato in Francia […] ci pare prematura e pone non pochi interrogativi anche dal punto di vista pratico, soprattutto per coloro che non possono vaccinarsi e devono forzatamente ricorrere al tampone”. Hanno scritto i deputati e le deputate M5s in Commissione Affari sociali.

La leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, boccia l’idea senza se e senza ma: ”Utilizzare il green pass per poter partecipare alla vita sociale è raggelante, è l’ultimo passo verso la realizzazione di una società orwelliana. Una follia anticostituzionale che Fratelli d’Italia respinge con forza. Per noi la libertà individuale è sacra e inviolabile”, ha scritto su Twitter.

A stretto giro anche Matteo Salvini si allinea alla Meloni, che su twitter scrive: “Vaccino, tampone o green pass per entrare in bar e ristoranti? Non scherziamo”.

Gasp NewsFoto: YouTube

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