Conte ora pensa al suo partito
Alla Camera si respira disorientamento, un’assemblea dei deputati è stata convocata per oggi con i contiani a Montecitorio che parlano di un partito nuovo, ancorato al centro-sinistra, senza il brand del M5s, ma con uno di quelli già depositati da Conte quando ancora era a Palazzo Chigi, si legge su Quotidiano Nazionale. Un partito che – fanno notare fonti parlamentari – avrebbe bisogno di copiosi finanziamenti e questo rappresenta, per l’ex premier, un problema. Ora, dunque, gli occhi sono puntati tutti su di lui, su quel che deciderà. Ma anche sulle reazioni che lo strappo di Grillo susciterà nei gruppi, con inevitabili contraccolpi nella squadra di governo, fatto che non sfugge, in queste ore, a Palazzo Chigi. In Senato, d’altra parte, i contiani sono la maggioranza e molti di loro, in teoria, potrebbero seguire l’ex premier soprattutto se strappasse con il M5S, con tanto di possibilità di gruppo autonomo, scettico nei confronti dell’esecutivo Mario Draghi, ma orientato verso un campo largo che veda, fianco a fianco, Enrico Letta e Giuseppe Conte, esattamente quello che non cerca Grillo o – almeno – sostiene di non avere come priorità.