Orlando Merenda suicida a 18 anni, su Instagram offese choc: «Morte ai gay». Aperta un’inchiesta
Si è gettato sotto un treno tra le stazioni di Lingotto e Moncalieri, vicino Torino. Probabilmente perché stanco degli insulti e le offese continue solo per il fatto che fosse gay. È la storia di Orlando Merenda, un ragazzo che aveva compiuto 18 anni da poco più di un mese. E ora la procura di Torino ha aperto un’inchiesta e indaga, con le ipotesi di bullismo e omofobia avanzate dal pm Antonella Barbera, si legge su Il Messaggero.
Gli insulti e l’attacco del fratello: «Aveva paura»
Il giovane non ha lasciato nessun biglietto, ma sulla sua pagina Instagram, tra i numerosi messaggi di cordoglio, ci sono insulti e persino un «morte ai gay», poi rimosso. La storia del giovane è riportata da La Stampa. «Il problema delle menti chiuse è che hanno la bocca aperta», ha scritto sul social il giovane, lasciando intendere che non sempre la sua omosessualità veniva accettata. «Mi aveva confessato di aver paura di alcune persone. Non mi ha spiegato chi fossero, non ha fatto nomi. Era preoccupato. Diceva che mettevano in dubbio la sua omosessualità», racconta al quotidiano il fratello Mario. «Lo prendevano in giro perché era omosessuale» riferiscono alcuni amici. I genitori chiedono giustizia e in procura si prova così a fare luce sulla sua morte. Gli agenti della polizia ferroviaria hanno acquisito i messaggi, sono andati a parlare con gli insegnanti dell’istituto professionale che il giovane frequentava per diventare barman e cameriere, con i compagni di classe, gli amici.