M5S, gli ex grillini all’attacco: “Sono come la Dc, ma di stampo pomiglianese”
Mario Michele Giarrusso: “Operazione Conte solo marketing, Pd e Leu si illudono”
Il senatore Mario Michele Giarrusso, ex esponente grillino, ha asserito che il M5s è uguale alla Democrazia cristina, “ma di stampo pomiglianese”. Il riferimento dell’ex pentastellato è naturalmente rivolto a Luigi Di Maio, che negli anni è stato “molto generoso” con i suoi ex amici e compagni di scuola di Pomigliano d’Arco, i quali ora spuntano spesso qua e là seduti alle scrivanie di ministeri e uffici regionali. “Cosa penso dell’ipotesi di un ridimensionamento del ruolo di Grillo? Che non si tratta più del Movimento 5 Stelle ma della nuova democrazia cristiana di stampo pomiglianese“, ha detto Giarrusso, rispondendo a una domanda posta dall’Adnkronos.
M5S, gli ex grillini all’attacco: “Sono come la Dc, ma di stampo pomiglianese”
“A parte il brand appare ovvio che non si può più parlare di Movimento 5 Stelle, che non esiste più, ma di un partito di centro basato sulla popolarità di Conte“, afferma anche la senatrice del Gruppo Misto Elena Fattori, pure lei ex 5 Stelle. “Il simbolo rimane solo per questioni elettorali, valendo da solo una percentuale a due cifre. Non è un’evoluzione ma semplicemente una operazione di marketing politico”.
La parlamentare poi prosegue: “A giudicare da quel poco che Conte ha dichiarato, l’impronta di questo nuovo partito appare governista (infatti Conte ha parlato di riforme costituzionali che rafforzano il potere del premier e indeboliscono la democrazia parlamentare), atlantista, liberista, con l’obiettivo di essere l’ago della bilancia e quindi ampiamente disposto a spostarsi a destra per governare nella prossima legislatura. Il tutto condito con una narrativa solo decorativa di ambientalismo e giustizialismo moderato”.
“Tutto legittimo”, dice Elena Fattori, “meno la pretesa di vedere una qualunque continuità con il Movimento 5 Stelle“. Infine: “Ma l’ex premier non corre per alcunché, sta costruendo un partito. Il che non è una novità, tanti partiti sono stati costruiti partendo da un personaggio popolare. Quello che è nuovo è la narrativa mistificatrice dell’evoluzione da movimento a partito, ma questa dipende dalla grande e spregiudicata abilità nella comunicazione politica di Rocco Casalino“.
Fonte: Il Giornale d’Italia – Foto LaPresse