Repubblicani Usa: Zuckerberg deve pubblicare le informazioni di Fauci sul Covid

Dei parlamentari repubblicani hanno inviato una lettera al Ceo di Facebook – Mark Zuckerberg – chiedendogli di pubblicare qualsiasi corrispondenza avvenuta con il dottor Anthony Fauci e altri funzionari federali sulla questione della pandemia Covid-19.

I deputati Jim Jordan (R-Ohio) e James Comer (R-Ky.) si riferiscono alle e-mail recentemente rese pubbliche del dott. Fauci, capo del National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid) che contengono interazioni tra lui e Zuckerberg, riguardo alla pandemia Covid-19: «Alla luce della successiva censura di Facebook di alcuni contenuti sul Covid-19, inclusi quelli sull’origine della pandemia, queste comunicazioni con il dott. Fauci sollevano la prospettiva che il governo federale abbia indotto Facebook a censurare determinati discorsi, in violazione del Primo Emendamento». Nell’ultimo anno, nel pieno alla pandemia, Facebook si è mossa per bloccare i contenuti sulla teoria che il virus del Pcc, noto anche come il nuovo coronavirus, potesse aver avuto origine dall’Istituto di virologia di Wuhan. La lettera di Jordan e Comer chiede inoltre che Facebook consegni «tutti i documenti e le comunicazioni [relative al virus, ndr] tra dipendenti di Facebook e dipendenti del governo degli Stati Uniti», incluso Fauci. Inoltre la lettera chiedeva anche i documenti relativi alle politiche di Facebook sulla moderazione dei contenuti Covid-19: «Sembra anche che lei abbia condiviso alcuni dei segreti commerciali o riservati di Facebook con il dott. Fauci, poiché parti del suo scambio di e-mail con il dott. Fauci sono state oscurate quando rese pubbliche».

Zuckerberg aveva inviato personalmente un’e-mail a Fauci il 15 marzo 2020, scrivendo: «Questo non è ancora pubblico, ma stiamo costruendo un hub di informazioni sul coronavirus che metteremo in cima a Facebook. che tutti possano vedere» per «assicurarsi che le persone possano ottenere informazioni autorevoli» e «praticare il distanziamento sociale». Tra le altre richieste, chiedeva a Fauci di prestarsi a una sessione di domande e risposte per Facebook. Un’altra e-mail di metà marzo 2020, intitolata «Offerta di Mark Zuckerberg», includeva la risposta di Fauci dopo che Zuckerberg gli aveva chiesto di «fare dei video» sulla pandemia: Fauci gli ha risposto di non essere interessato a farlo. Nelle ultime settimane, Fauci, che dallo scorso anno dall’inizio del pandemia ha rilasciato centinaia di interviste alle agenzie di stampa, ha dovuto affrontare severe critiche da parte di repubblicani ed ex funzionari della Casa Bianca, che lo accusavano di aver fornito informazioni fuorvianti, o di aver mentito sulle ipotesi dell’origine del virus del Pcc.

Il 19 aprile 2020, Peter Daszak di EcoHealth Alliance ha scritto in un’e-mail a Fauci: «Volevo solo ringraziarla personalmente a nome del nostro personale e dei nostri collaboratori per essersi pubblicamente schierato e per aver affermato che le prove scientifiche supportano un’origine naturale per il Covid -19, da uno spillover da pipistrello a uomo, e non un rilascio dal laboratorio dall’Istituto di virologia di Wuhan». Daszak, un convinto oppositore della teoria secondo cui il virus sia fuoriuscito dal laboratorio di Wuhan, ha anche detto al capo del Niaid: «I tuoi commenti sono coraggiosi e, provenienti dalla tua voce fidata, aiuteranno a sfatare i miti […] attorno alle origini del virus». Fauci ha risposto scrivendo: «Molte grazie per la tua gentile nota». Secondo la raccolta di e-mail che è stata pubblicata, il giorno prima Fauci aveva detto a George Gao, capo del Cdc cinese: «Ce la faremo insieme. Grazie per la tua gentile nota. Va tutto bene nonostante alcune persone pazze in questo mondo». In una serie di interviste ai media in questo mese, Fauci ha affermato che le e-mail sono state «estrapolate dal contesto» e ha difeso le sovvenzioni del valore di centinaia di migliaia di dollari date all’Istituto di virologia di Wuhan: «Il laboratorio di Wuhan è un laboratorio molto grande, per un importo di centinaia di milioni se non miliardi di dollari: la sovvenzione di cui stiamo parlando è stata di 600 mila dollari in cinque anni», ha replicato Fauci a NewsNow.

Ma il 9 giugno durante un’intervista a Msnbc, Fauci ha fatto un ulteriore passo avanti a seguito delle recenti critiche dei legislatori repubblicani, che lo hanno invitato a dimettersi dalla posizione Niaid che ricopre dal 1984. «Se cercate di prendervela con me in quanto funzionario della sanità pubblica e scienziato, non state solo attaccando il dottor Anthony Fauci, ma anche la scienza». Facebook e il Niaid non hanno risposto alle richieste di commento.

Fonte: Epoch TimesBrendan Smialowski/Afp/Getty Images; Greg Nash-Pool/Getty Images

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